15 maggio 2015, 13:07
Al Queever arriva Carlo Gabardini
Attore, autore teatrale, televisivo e radiofonico, ora anche scrittore di libri, Carlo Gabardini è diventato paladino dei diritti LGBT, da quando fece coming out, a fine 2013, attraverso uno straordinario video, diventato virale in pochi giorni, La marmellata e la nutella (ci si innamora di chi ci s'innamora).

Sarà a Torino domenica mattina in occasione della presentazione al Salone del Libro della sua prima opera letteraria, Fossi in te io insisterei (Mondadori), un toccante romanzo autobiografico sotto forma di diario, un racconto intimo e coraggioso, ironico e struggente, in cui è impossibile non riconoscersi perché, come scrive Gabardini «il coming out non è un'esclusiva degli omosessuali, ma di tutti. Perché “venir fuori”, mostrarsi per chi si è realmente, urlare cosa si desidera per la propria esistenza, non concerne solo la sfera sessuale, riguarda il nostro senso di stare al mondo. Fare coming-out significa cominciare a vivere».



E noi non potevamo lasciarci sfuggire l'occasione di invitarlo a rimanere fino a sera per venire a trovarci al Queever. Anche perché Carlo Gabardini è co-autore, insieme al nostro europarlamentare preferito Daniele Viotti, di un bellissimo cortometraggio di animazione, Polygame. Se sei sposato in Europa, sei sposato in Italia. Video realizzato con Dalidea Communications, Quore Torino e il contributo di Giorgio Mollaretti.



Il video ci spiega, in maniera esilarante, che il mancato riconoscimento da parte dell'Italia dei matrimoni fra persone dello stesso sesso, celebrati all'estero, non solo discrimina i cittadini italiani ma finisce per discriminare i partner europei. Gli italiani uniti in matrimonio all'estero rischiano paradossalmente di diventare poligami.

Quindi siamo particolarmente felici che Carlo Gabardini venga a parlarci di questo video, del suo primo libro e del suo insistere nel cercare la sua strada in questa vita. 
E, siccome ci tiene a farci sapere che è "maledettamente single", siamo certi che la Q-people saprà riservargli un caloroso benvenuto.

«Insistere» è un buon termine, perché non contiene la certezza di farcela, perché pone l'accento sul cammino e non sulla meta, la quale all'improvviso diviene meno indispensabile, dunque più raggiungibile. (Carlo Gabardini)
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